CALTAGIRONE – S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, benedirà domenica 30 giugno, alle ore 17.00, presso la Città dei ragazzi, la nuova sede del gruppo Fuci di Caltagirone.
«Con gioia tagliamo il nastro inaugurale di questa nuova sede – dicono i presidenti del gruppo Anna Marino e Angelo Catalano – che collocandosi nel cuore della città, in un luogo che si candida a divenire un autentico polmone culturale, offre diverse opportunità per una presenza significativa del gruppo nel nostro tessuto sociale ed ecclesiale».
Sono 21 gli aderenti al gruppo Fuci di Caltagirone. Assistente diocesano è don Nuccio Caniglia. «Ci siamo impegnati nella realizzazione di un dialogo fecondo fra fede, culturale e società, puntando sui giovani – afferma don Caniglia -. Con la nuova sede, dotata di ampie opportunità logistiche e operative, puntiamo a consolidare questo impegno valorizzando le risorse, le competenze e la creatività dei giovani fucini a servizio della comunità».
Ogni settimana il gruppo si riunisce condividendo un percorso di formazione e di maturazione umana e cristiana orientata alla corresponsabilità ecclesiale e civile.
«La Fuci si rivolge alla formazione integrale della persona – dice Marino, studentessa di Giurisprudenza a Catania -. Nel nostro percorso e nel nostro gruppo non ci sono preclusioni o chiusure di sorta, ma uno stile di confronto aperto e coraggioso, per la crescita comune. Credo che un valore aggiunto, in questo progetto, sia l’amicizia. Siamo davvero un gruppo di amici che condividono belle esperienze e coltivano grandi ideali».
Nel programma degli appuntamenti settimanali ampio spazio è dato all’approfondimento culturale, teologico e spirituale nello stile della ricerca, del dialogo e del confronto con la cultura tutta. Sono state numerose, inoltre, le occasioni pubbliche promosse dal gruppo che hanno riguardato l’università (orientamento a favore degli alunni del V anno delle scuole superiori), la politica (incontro dibattito con i candidati sindaco di Caltagirone), la società (seminario sull’acqua come bene pubblico).
«Lo stile fucino è uno stile di conoscenza, di partecipazione e di corresponsabilità – spiega Catalano, anche lui stendete di Giurisprudenza a Catania -, soprattutto in ambito socio-politico vogliamo conoscere come funzionano gli enti e le istituzioni territoriali; siamo anche impegnati nella creazione di una rete di collaborazione con la società civile e con l’associazionismo ecclesiale».
In programma per l’anno 2013-14 il gruppo ha previsto numerose iniziative. Tema annuale sarà “Europa: fra cultura e integrazione”, un argomento sul quale si discuterà parecchio.
28 giugno 2012