Caltagirone festeggia San Giacomo, Patrono della Città e della Diocesi

CALTAGIRONE – Il 25 Luglio, alle ore 11,00, l’Arcivescovo di Malta Mons. Charles Scicluna, presiederà nella Basilica Cattedrale San Giuliano, insieme al Vescovo di Caltagirone, Mons. Calogero Peri, il solenne pontificale in onore del Santo Patrono. Faranno corona il Clero della Città e Diocesi, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale presenti in forma solenne col Senato Civico, e le Autorità civili e militari.

Il suono festoso delle campane farà da colonna sonora alla festa, che chiamerà la Comunità Calatina a rinnovare le solenni celebrazioni liturgiche, che avranno inizio coi Primi Vespri Solenni di martedì 24, alle ore 20,00 in Cattedrale. Alle 21,30 si rinnoverà lo spettacolo dell’accensione della Scala Monumentale, che si ripeterà anche la sera del 25, nella Festa che vedrà la solenne processione del Santo Patrono e della Reliquia percorrere il Centro storico tra canti, luci e colori.

Sono giorni particolarmente “vissuti” dalla tradizione popolare, anche nei suoi aspetti folkloristici, come la tradizionale “serata della Villa” di lunedì 23. L’arredo urbano con le colorate luminarie, che vestiranno di luci multicolori le principali strade e piazze, creeranno una atmosfera di festa con le uscite processionali del Santo, che la sera del 25 seguirà i percorsi del Centro storico con rientro in Cattedrale, e nell’Ottava le zone di espansione della città. Il 31 luglio la processione e il Corteo civico raggiungeranno la Chiesa di S. Maria di Gesù, dove il Santo Patrono e la Reliquia rimarranno esposti alla venerazione dei fedeli fino alla sera dell’1 agosto, quando, percorrendo l’itinerario tradizionale delle zone Ponte-Acquanuova, il Corteo civico e l’accompagnamento processionale farà ritorno nella Basilica di San Giacomo percorrendo le vie S. Maria di Gesù, Principe Umberto, Giorgio Arcoleo, Acquanuova 1 e 2, San Pietro, Roma, Piazza Umberto, Principe Amedeo, Piazza Municipio, Vittorio Emanuele, Duca degli Abruzzi.

La indisponibilità della Basilica a Lui dedicata, a motivo di importanti restauri in corso, e il restauro del Simulacro a 500 anni dalla sua realizzazione ad opera di Vincenzo Archifel, sono divenute così circostanze provvidenziali per sperimentare una inedita modalità di vivere l’intero mese di Luglio con particolare solennità. La tradizione dell’intero mese celebrato nella sua Basilica, quest’anno è stata sostituita dalla suggestiva peregrinatio del Simulacro restaurato e della Reliquia, fortemente voluta dal vescovo e dai parroci della città. Un “dono di grazia” apprezzato unanimemente dalle comunità parrocchiali della città, che hanno vissuto con rinnovata intensità la gioiosa percezione del loro attaccamento al Santo.

«Un incontro ‘ravvicinato’ nel segno della fede, della devozione e della preghiera con tutti i quartieri – ha detto il vescovo Mons. Calogero Peri – in cui è stato possibile accostare anche fisicamente il Simulacro restituito a nuova bellezza, e recuperare le radici di una devozione tenace, mai assopita, che nel tempo non perde la freschezza e lo slancio della Fede dei padri. La forza della testimonianza dell’Apostolo “tra i prediletti di Gesù”, che primo versò il sangue per il suo Maestro, ha richiamato la fede autentica di questo suo popolo che coi linguaggi nuovi continua a riconoscerlo e invocarlo come suo Patrono. Che poi è il senso e lo scopo stesso della devozione ai Santi che la Chiesa alimenta: imitarne la forza e la generosità per dare vigore e prospettiva salvifica ad una storia umana non di rado messa a dura prova in alcuni frangenti difficili e dolorosi (la guerra, le calamità, i tortuosi tornanti della storia…). “Abitare il tempo presente” è per noi cristiani innanzitutto, ma per ogni uomo di buona volontà – conclude il Vescovo – vocazione radicale, difficile e complessa, che ha bisogno di attingere continuamente alle radici profonde della memoria, nella fedeltà ai valori profondi e duraturi dei padri».

Una ‘visita’ che ha registrato la presenza molto numerosa di fedeli ‘peregrinanti’ col Santo Patrono. I giorni di preparazione alla Festa sono diventati così un susseguirsi di canti e preghiere lungo le vie della città, con crescente intensa partecipazione alle singole “tappe” parrocchiali divenute occasioni di gioiose celebrazioni. L’avvio del 30 giugno in Cattedrale, con la Celebrazione presieduta dal Vescovo e la partecipazione dei sacerdoti e fedeli della città, ha consegnato il Simulacro alle singole Comunità parrocchiali, che hanno fatto a gara nell’accogliere e riconsegnare sempre numerose il Simulacro, portato a spalla, e la Reliquia del Santo in un crescendo di entusiasmo.  L’inedita esperienza pastorale – che molti si auspicano possa ripetersi negli anni a venire – ha restituito la freschezza e originalità ad una tradizione secolare, che ha recuperato il suo “spessore spirituale” di intensa e fruttuosa interiorità, senza nulla perdere della suggestione religiosa, culturale e artistica che l’accompagna.

Nei giorni dal 23 al 31 luglio, il Santo Patrono resterà in Cattedrale esposto alla devozione dei fedeli e dei visitatori, molti dei quali tornano numerosi dai luoghi delle migrazioni e delle nuove residenze in Italia o dall’estero, per rivivere il clima gioioso e i sapori mai perduti di una festa amata e custodita tra le indicibili suggestioni dell’infanzia.

 

21 Luglio 2018