CALTAGIRONE – Col pellegrinaggio diocesano al Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, martedì 25 settembre p.v. inizia per la Chiesa Calatina il cammino spirituale e pastorale del 2018/19.
Dopo la consueta visita ai luoghi della lacrimazione che ciascun gruppo o comunità potrà effettuare nel corso della giornata, il raduno sarà alle ore 18,00 presso le Catacombe di San Giovanni, da dove ci si muoverà processionalmente recitando il S. Rosario, verso il Santuario, per la celebrazione Eucaristica, nella quale il Vescovo offrirà gli orientamenti-guida per il nuovo anno.
«Attenti al richiamo dello Spirito che dice: Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare” (Atti, 9,6), ancora una volta siamo chiamati – dice il Vescovo Mons. Calogero Peri – a mettere sotto la protezione della Madre di Dio il nostro cammino di obbedienza alla Chiamata del Signore, che consegna a noi e alle nostre Chiese la missione di annunciare ed evangelizzare nella quotidianità e ferialità di un nuovo anno pastorale. Insieme, con le nostre comunità, ci presentiamo al trono dell’Altissimo, con la protezione materna della Madre di Gesù, offriamo al Signore il nostro servizio, le nostre fragilità, le nostre ricchezze e povertà, perché la Grazia dello Spirito renda fecondo ogni giorno, ogni passo della nostra vita, ogni frammento del nostro tempo, perché diventi Grazia e dono per la causa del Vangelo e del Regno».
Sulla scia degli incontri zonali che hanno visto il Vescovo presiedere capillarmente nell’anno scorso incontri programmati nelle singole comunità, coi sacerdoti, i Consigli pastorali e le assemblee dei più vicini collaboratori – che si completeranno nel prossimo ottobre con gli incontri del Vicariato di Caltagirone – si metterà mano all’aratro, come operai generosi e volenterosi, per imprimere concretezza ai mille buoni propositi manifestati, e farsi protagonisti di Evangelizzazione e Missione nella nuova stagione che il Signore ci chiama a vivere.
«Essere presenti numerosi con i catechisti e collaboratori – dice don Giuseppe Federico, coordinatore della pastorale – è il modo di sentirci anche visibilmente Chiesa viva in cammino e ‘in uscita’, come ci esorta papa Francesco, perché il sentimento di missionarietà che è alla radice della vocazione cristiana, si traduca in generosa collaborazione, e si diffonda attorno a noi come anelito condiviso di fiducia e di speranza, in un contesto e in un mondo che aspetta segnali importanti e concreti dai discepoli di Cristo».
Alla fine della Celebrazione il Vescovo consegnerà ai sacerdoti e alle comunità il Calendario Pastorale e il documento della Commissione Teologica Internazionale “La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa”. Il tempo è sempre ‘dono’ propizio da accogliere per seminare instancabilmente propositi generosi di azione spirituale, educativa, sociale e culturale, e dunque anche pastorale, perché si avveri ogni strategia apostolica, alla luce di quella circolarità virtuosa di Parola-Annuncio, Liturgia e Carità, che trova nella dimensione della sinodalità i tempi, i luoghi e le concrete modalità per farsi evento e non categoria retorica, come suggerisce la forza dello Spirito che mai abbandona la sua Chiesa. Dice bene papa Francesco: “Camminare insieme è la via costitutiva della Chiesa; la cifra che ci permette di interpretare la realtà con gli occhi e il cuore di Dio; la condizione per seguire il Signore Gesù ed essere servi della vita in questo tempo ferito”.
22 Settembre 2018