CALTAGIRONE – Si chiude oggi la tre giorni del Convegno pastorale diocesano, che ha visto confrontarsi i partecipanti sul tema “Presbiteri e Laici si accolgono nel Signore”.
Introducendo la seconda giornata di lavori, S.E. mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, ha indicato nella comunione il contenuto centrale del Convegno.
«Senza comunione non siamo credibili – ha detto -. Il mondo spesso ci rimprovera di non vedere questa tensione verso gli ideali che proponiamo agli altri. È un compito arduo, mai pienamente raggiunto, ma non per questo impossibile da conseguire».
Ieri la sessione si è articolata in tre momenti.
Nella prima parte, don Giovanni Di Martino (parroco della Parrocchia Santa Margherita di Licodia Eubea), don Nunzio Antonio Valdini (parroco delle Parrocchie Sant’Agrippina e Santa Maria Maggiore di Mineo), e don Nicola Vitale (parroco della Parrocchia San Giacomo di Caltagirone), hanno proposto all’assemblea le loro testimonianze sul tema “La Comunità cristiana in ascolto dei suoi Presbiteri”.
A seguire, Maria Carmela Vinci, segretaria del Consiglio pastorale diocesano, ha presentato una sintesi delle piste di riflessione proposte alle Parrocchie su: “Come la comunità cristiana intende prendersi cura dei suoi Presbiteri”.
Ha concluso i lavori padre Giovanni Salonia ofm capp., docente di Psicologia pastorale presso l’Istituto Teologico “S.G. Battista” di Ragusa, sviluppando il tema “Prospettive per un cammino di accoglienza, comunione e corresponsabilità tra Presbiteri e Comunità cristiana”.
Nel suo intervento, padre Salonia ha proposto la categoria della relazione come idea-forte riproposta dal Concilio Vaticano II.
«È stato il cristianesimo – ha detto – a spiegare l’importanza della relazione. La Chiesa è relazione. Il mistero trinitario – ha aggiunto – è mistero di comunione: non “pensiero unico”, ma comunione delle differenze».
Introducendo l’idea di matrice relazionale della teologia e della società padre Salonia ha sottolineato l’urgenza di ripensare alcune categorie ecclesiali a partire dalla reciprocità. La proposta del relatore si è soffermata su tre contenuti precisi: «il pensiero nuziale», come pensiero della differenza; «la co-genitorialità», come cultura dell’accoglienza e della gratitudine; «la co-centralità» come pensiero dell’alterità.
Oggi i lavori si apriranno alle 17.30. Prevista, dopo la preghiera d’apertura, il dibattito sulle conclusioni e le mozioni operative. La tre giorni si concluderà con una Celebrazione della Parola presieduta dal Vescovo.
28 giugno 2012